ASSOPIASTRELLE IN ALLARME: CERAMICHE SENZA SABBIE

Il Resto del Carlino 31/05/96 pag.MO/3

SASSUOLO - Allarme dei produttori di piastrelle per la crescente difficoltà nell'approvvigionamento delle sabbie feldspatiche nell'Appennino bolognese e modenese. Difficoltà che derivano da un complicato intreccio di competenze tra diverse amministrazioni pubbliche e dal mancato coordinamento fra le stesse e dalla obiettiva oscurità delle normative in materia. L'allarme viene dall'Assopiastrelle che denuncia gravi limitazioni all'operativita' delle aziende ceramiche. Le sabbie feldspatiche sono infatti elementi fondamentali nella composizione degli impasti ceramici, all'interno dei quali vengono utilizzate in percentuali del 25/30% per un fabbisogno annuo di circa 1.200.000 tonnellate. Il loro utilizzo, che e' aumentato con l'introduzione della tecnica di monocottura rapida, ha assunto un importante valore sia dal punto di vista qualitativo che economico. L'Assopiastrelle sottolinea come oltre alle particolari valenze tecnologiche, le sabbie locali - grazie alla vicinanza al comprensorio ceramico - permettono il contenimento dei costi di trasporto e quindi del costo di produzione. Un eventuale blocco nella fornitura di queste sabbie determinerebbe pertanto enormi difficoltà per le aziende ceramiche, anche perché tali materiali - spiega sempre l'Assopiastrelle - non hanno al momento alternative. E' assurdo - puntualizza Assopiastrelle- che queste difficoltà si riscontrino proprio in una regione, l'Emilia Romagna, nella quale si concentra l'80% della produzione italiana di piastrelle e dalla quale sarebbe invece logico attendersi una efficace valorizzazione delle risorse locali.



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