Il monito di Cipolletta: "Serve stabilitā politica"

Il Resto del Carlino 10/07/96 pag.MO/5

IERI INCONTRO ALL'ASSOPIASTRELLE


Una crescita quasi eccessiva durata un paio d'anni, poi una brusca frenata. Questo il trend deIl'industria italiana illustrato ieri presso la sede di Assopiastrelle da Innocenzo Cipolletta, direttore generale della Confindustria davanti ad una platea di industriali e addetti i lavori. Per tutto il 1995 le imprese italiane si sono quindi espanse, hanno investito e aumentato la propria capacita' produttiva. Poi la congiuntura favorevole (lira debole, ricettivita' dei mercati, legge Tremonti, ecc) e' venuta meno. Nel mentre, lo stato ha ridotto il disavanzo, anche se lo avrebbe potuto fare in maniera maggiore, provvedendo a modifiche strutturali, piuttosto che a provvedimenti temporanei. Ed ora con l'inizio della nuova legislatura, cosa si aspetta l'associazione degli industriali? Intanto ha premesso Cipolletta l'esperienza ci ha insegnato che il nostro sistema economico ha una capacitā di reazione abbastanza forte. C'e' egualmente bisogno di una maggiore stabilitā sia economica che politica. Nel concreto, per Cipolletta e' indispensabile un cambio monetario equilibrato (cioč un rapporto marco lira oscillante tra le rnille e le mille e cento), condizione necessaria sia per l'abbassamento del costo del denaro che per la riduzione dei tassi di interesse. Cipolletta, poi, ha avvertito gli industriali di un pericolo reale: la crescita costante del costo del lavoro non piu' compatibile nč coi tassi di scambio nč con l'inflazione prevista per i prossimi anni. Infine un monito al Governo: siano portati a termine in tempi rapidi gli obiettivi che ci si era prefissi (risanamento finanziario, riunificazione del Paese, privatizzazioni) senza condizionamenti di sorta.




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