Cersaie, meno visitatori.

La Gazzetta di Modena 09/10/96 pag.07 Economia

La ceramica in difficolta'


Sono calati quasi del sei per cento i visitatore del Cersaie, il piu' importante salone internazionale di ceramica per l'edilizia e l'arredobagno che si e' tenuto a Bologna dall'1 al 6 ottobre. L'Assopiastrelle, che ha organizzato il salone attraverso la sua societa' di servizi EdiCer, ha diffuso ieri i dati sull'affluenza al quattordicesimo Cersaie: i visitatori sono stati 104.899, 22.094 dei quali stranieri, contro i 111.465 del '95. In calo soprattutto gli operatori italiani, diminuiti rispetto all'anno precedente di 5.700 unita' a riprova della difficolta' del settore sul mercato nazionale. Numerosi comunque gli espositori, che quest' anno erano 1.056 ( 197 dei quali stranieri) su una superficie di 112.000 metri quadri il Cersaie ha tenuto a battesimo i collegamenti ferroviari diretti da Reggio Emilia e da Sassuolo per il quartiere fieristico di Bologna. Le cifre della ceramica italiana restano impressionanti: l''anno scorso sono stati prodotti 562 milioni di metri quadri di piastrelle, con un fatturato di circa 8.500 miliardi (piu' 16,16% rispetto al '94). Due terzi delle piastrelle italiane finiscono sui mercati esteri, dove nel '95 sono stati venduti 362 milioni di metri quadri di prodotto per un fatturato di 5 887 miliardi. Oggi pero' quest'industria colossale, concentrata nei distretti di Modena e Reggio (che sfiorano otto piastrelle italiane su dieci), ha cominciato a mostrare il fiato grosso. Le prime avvisaglie di recessione a fine '95: il mercato italiano ha continuato a non dar segni di ripresa e le vendite all'estero hanno iniziato a scendere. Il calo degli affari sui mercati tradizionali ( Germania e Usa) non ha pero' frenato il successo nell' Europa dell' Est



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