Zenith, e' fallimento?

La Gazzetta di Modena 30/11/96 pag.23

"L' amministrazione salvi i 400 posti di lavoro"


E sempre piu' crisi per il gruppo Atlantic Zenith. Almeno secondo la denuncia di Rifondazione comunista. L'azienda sassolese, che raggruppa diversi marchi ceramici e' stata fra le prime a sentire gli effetti della recessione in corso
finendo gia' nei mesi estivi in amministrazione controllata. Un passo voluto a tutti i costi dalla dirigenza dell'azienda, si
cura di poter recuperare terreno, al punto da rifiutare la vendita dl qualche suo marchio di punta, quale Cuoghitalia, a suo tempo richiesta da un paio di gruppi. Oggi pero', l'amministrazione controllata non starebbe fornendo i risultati imprenditoriali auspicati la scorsa estate. Le trattative di vendita non vanno in porto, e anzi qualcuno spera forse nel fallimento per comperare a prezzi ritenuti piu' vantaggiosi. Si andrebbe cosi' verso il fallimento dei propositi di recupero e di tutto il gruppo, peraltro sottoposto ad un controllo giudiziale sdoppiato, con rischio di incongruenze.
II circolo fioranese di Rifondazione comunista ha fatto proprie le preoccupazioni delle rappresentanze sindacali interne, ovviamente in tensione rispetto alle prospettive. I risultati dell'azienda, fa sapere Rifondazione, sono al di sotto dei limiti necessari, i lavoratori (400) vedono con preoccupazione profilarsi una chiusura e una vendita parziale o totale del gruppo, senza sicurezza per il posto futuro. "La causa di questa disastrosa economia - dice Rifondazione in un volantino diffuso fra i lavoratori del gruppo - e' nell' incapacita' imprenditoriale, nella spregiudicatezza degli investimenti, nelle speculazioni economiche al limite della legalita', nell' eccessiva litigiosita' dei soci. La crisi del gruppo non e' da addebitarsi ne' ai lavoratori ne' all' andamento di mercato, ma all' assoluta incapacita' gestionale della proprieta'. Ai 400 dipendenti delle aziende del gruppo va quindi tutto il nostro appoggio. Ci auguriamo che l' amministrazione controllata abbia comunque esito positivo. In caso contrario chiediamo che vengano garantiti i posti di lavoro, durante eventuali trattative di vendita totale o parziale del gruppo.



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