Ceramica, situazione in alto mare

Il Resto del Carlino 10/12/96 pag.MO/

Chi si aspettava una nuova grande mobilitazione e partecipazione alle quattro ore di sciopero di ieri mattina, da parte dei lavoratori del settore ceramico, ha motivo di meditare che probabilmente sono parecchi quelli che non possono piu' sostenere, sulla prossima busta paga, ulteriori decurtazioni per assenza dal lavoro. Allo stesso modo diversi industriali
si trovano in grosse difficolta' per il «blocco» della produzione che subira' un'ulteriore fermata venerdi' 13 dicembre, giornata di agitazione sindacale per tutta l'industria. Stati d'animo diversi cosi' come l'adesione allo sciopero: ieri in molti hanno lavorato, sia nelle grandi come nelle piccole aziende ceramiche. Davanti ai cancelli di alcuni stabilimenti si sono formati picchetti di lavoratori; significativo il «blocco» agli ingressi di «Cisa-Cerdisa», le aziende leader del gruppo guidato da Oscar Zannoni, Presidente di Assopiastrelle. Diversa, ed estremamente indicativa, la situazione
operativa alla «Marazzi-Ragno» dove la settimana lavorativa e' iniziata regolarmente. L'accordo raggiunto fra la Rsu aziendale e la direzione del più importante gruppo del settore cammina senza intoppi, attirando una sempre maggiore attenzione da parte dl industriali desiderosi di arrivare all'intesa e di dipendenti stanchi di scioperare. Intanto gli incontri per il rinnovo del secondo biennio del contratto della ceramica subiscono un nuovo rinvio, a testimonianza delle difficolta' presenti al tavolo della trattativa. Dopo lo slittamento dal 3 al 10 dicembre di una nuova riunione, proprio ieri, con un fax, è stata annunciata la sospensione dell'incontro di oggi a data da destinarsi. Di sicuro e' che la prossima volta saranno direttamente le segreterie nazionali della Fulc a confrontarsi con l'Assopiastrelle.



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