La filosofia di franco Stefani innovatore fra i conservatori

La Gazzetta di Modena 11/12/96 pag.Speciale Ceramica

Un'autentica passione per i sistemi automatizzati ha portato 30 anni fa Franco Stefani a fondare quella che poi sarebbe stata la progenitrice della sua attuale azienda, la System. Stefani si considera un imprenditore atipico, portato per l'"avventura", pronto a giocare sempre d'anticipo. "Mi sono sempre tenuto - dice - fuori della mischia, evitando di
battere le strade che seguono anche gli altri. Ho sempre preferito il rischio, non realizzo me stesso del resto, se non
sfido. Tutto questo in un settore molto piu' conservatore di quanto si pensi. La mia impresa mi serve per raggiungere
sempre nuovi traguardi, non mi interessa investire in attivita' diverse, ma piuttosto nel futuro». Secondo Stefani la ceramica ha ancora notevoli spazi per l'innovazione, non tutto e' stato scoperto, non tutto perfezionato. "Forse la piastrella come la conosciamo oggi e' vicina all'ottimizzazione di tutto il processo, ma la ceramica innovativa e' in gran parte inesplorata, il settore in generale non va considerato affatto maturo. Il momento di crisi e' arrivato, ma finora la System ha continuato a progredire. "Aver incrementato del 10% anche nel 1996 - dice Stefani - e' un grande risultato. La crisi si sente e c'e' indubbiamente anche per il settore impianti, abbiamo nicchie tecnologiche in cui siamo i primi assoluti e ci adoperiamo per rimanere leader, unica arma efficace nei momenti di crisi. E intanto continuiamo a guardare avanti, a inventarci il mestiere del domani. L'oggi e' ormai consolidato, quel che conta e' l'esploratore di nuove possibilita'". In questo senso la System continua anche a investire. Ogni anno impiega il 5 % del suo fatturato (circa 6 miliardi ) in ricerca. La societa' è al 100% nelle mani di Stefani e si e' sempre autorigenerata con capitali propri, senza
partecipazioni o acquisizioni esterne. Una sorta di meccanismo quasi perfetto (come quelli che crea giornalmente) che ha una sola pecca, indipendente dalla sua volonta'. "Ci troviamo - dice Stefani - nella situazione ambientale migliore del mondo (il distretto ceramico sassolese) e invece ci sentiamo su un'isola dimenticata. Questo a causa delle infrastrutture che mancano, strade e ferrovie assolutamente insufficienti. Abbiamo clienti che arrivano da 10 mila km di distanza e poi per fare - Fiorano ci mettono piu'di 4 ore. E' un assurdo, una situazione che andrebbe risolta per consentire
un'ulteriore crescita del distretto".



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