Bigarelli e comunisti litigano sulla Zenith

La Gazzetta di Modena 12/12/96 pag.22

Dubbi sulla salute dello stabilimento ceramico


Atlantic Zenith, ancora un botta e risposta tra Rifondazione comunista e l'avvocato Bigarelli, commissariato giudiziale del Gruppo ceramico sottoposto ad un delicato concordato giudiziale dal tribunale di Modena. Rifondazione, nei
giorni scorsi, aveva diffuso un volantino in cui accusava la proprieta' di "incapacita' imprenditoriale, spregiudicatezza
degli investimenti, speculazioni economiche al limite della legalita' ed eccessiva litigiosita' tra i soci". In sostanza un "de profundis", che ha suscitato la reazione di Bigarelli. Il quale, a titolo personale, ha replicato sostenendo l'inopportunita' di una simile iniziativa che gettava pesanti ombre sulla solidita' e sul futuro dell'azienda e dei 350 dipendenti, proprio mentre si cercava di risollevarla e di cederla a nuovi acquirenti. Rifondazione replica: «La parola fallimento non esiste nel nostro volantino, e non esiste nei nostri pensieri, ne' nelle nostre idee. Rifondazione non gioisce nel vedere i lavoratori inferociti o disoccupati, ma proviamo a spiegare quali sono le cause della crisi del gruppo, e le prospettive per i dipendenti, che deve essere la salvaguardia piena dell'occupazione». II volantino chiede poi una smentita a Bigarelli. Il quale, in una nota inviata a Rifondazione, replica: «Nel mio precedente comunicato non ho mai addebitato a Rifondazione di aver esplicitamente preconizzato il fallimento del gruppo, io ho atteso una settimana prima di intervenire a titolo personale non gia' sulla vostra legittima iniziativa politica, ma sulle sue conseguenze. Osservo stupito che mi si chiede di smentire cio' che ho scritto in relazione a quanto apparso sulla Gazzetta, quando non mi risulta abbiate sollecitato in tal senso il giornale».



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