Piastrelle una leadership insidiata

Il Resto del carlino 09/1/97 pag.MO/

La Crisi/Forte concorrenza da Spagna, Messico, Brasile e Cina.


«Le aziende da un lato e l'Associazione dall'altro, devono muoversi sinergicamente lungo lo stesso percorso, proprio per rafforzare la nostra presenza su tutti i mercati e in alcuni Paesi in particolare. Le aziende debbono continuare a investire in ricerca, qualita' e intensificare l'azione di penetrazione commerciale». Era stato questo il monito di Oscar Zannoni, presidente di Assopiastrelle, agli industriali del settore non piu' tardi di tre mesi fa, all'inaugurazione del Cersaie, quando le prime nubi della crisi si addensavano sul settore della piastrelle. Una indicazione precisa su cosa fare per salvaguardare il «made in Italy» su tutti i mercati del mondo. Una leadership messa in serio pericolo non solo dai produttori spagnoli, ma anche da quelli messicani, brasiliani, turchi e cinesi. Gli «iberici» sono concorrenti a tutto
campo su ogni mercato, compreso quello italiano. I secondi, al momento, producono soprattutto per le loro necessita' interne e precludono la possibilita' di penetrare con forza al prodotto «made in Italy». In pericolo maggiore comunque sta arrivando dalla Spagna. Nel 1991, nella penisola iberica, si sono prodotti 228 milioni di mq. di piastrelle che, nel
1995, sono diventati 400 milioni; la previsione e' di chiudere il 1996 a quota 435 milioni. Se questo trend continuera' su questi valori, nel 2000 la «producion espanola» potrebbe raggiungere quella italiana (la previsione per il 1997 e' di 544,5 milioni di mq.) Castellon contro il comprensorio Sassuolo - Scandiano anche nell'export. Alcuni dati. Le vendite oltre frontiera spagnola, nel 1995, sono state di 188,1 milioni di mq. di piastrelle, con un aumento del 20% rispetto all'anno precedente (l'aumento del «made in Italy e' risultato del 10,2%). I migliori risultati «iberici» sono stati ottenuti in Europa e in Asia. Verso la Germania sono andate piastrelle, nel 1995, per un valore di 16.108 milioni di pesetas (13595 nel 1994); al Portogallo 12.927 milioni (8.839 nel 1994); in Francia 11.188 (8334 nel 1994); Hong Kong, 7.997
(5376 nel 1994); in Italia, 6.104 (5527 nel 1994).



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