"Subito il contratto per il settore ceramico"

Il Resto del Carlino 25/1/97 pag.14

La vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore ceramico giunge ad una svolta clamorosa: un gruppo di aziende esce allo scoperto, rompendo il fronte costituito da Assopiastrelle e spingendo per un rapido accordo «per ripristinare la normalita' produttiva nelle aziende». Dalle Ceramiche Gazzini spa di Rubiera arriva un chiaro messaggio: «Il contratto nazionale deve essere fatto nel rispetto dell'accordo interconfederale del luglio 1993 e in linea con l'attuale intermediazione del Governo». La Ceramica Della Robbia di Casalgrande sostiene che «il permanere di una situazione di grave conflitto sociale a causa del mancato rinnovo del contratto provoca pesanti conseguenze nelle attivita' produttive», mentre l'Ariostea e la Graniti Fiandre di Castellarano (appartenente al colosso Iris) sottolineano che «l'attuale situazione venutasi a creare con il mancato rinnovo del contratto nazionale ceramica non trovi ragionevole giustificazione di merito». La breccia aperta nel fronte delle ceramiche dimostra - secondo la Federazione unitaria lavoratori chimici (Fulc) - «quanto sia insensata l'attuale situazione e quanto contraddica gli stessi interessi imprenditoriali». «Quanto sta avvenendo in queste ore, con altre imprese che senza dubbio si appresteranno a sostenere tale pronunciamento - continua la Fulc - carica la prossima trattativa prevista a Roma martedi' 28 gennaio di grandi aspettative». In caso di mancato accordo, pero' - aggiunge ancora la Fulc - si determinera' uno scenario di forte inasprimento conflittuale ed una emblematica spaccatura tra gli imprenditori del settore che dimostrera' sempre di piu' l'assurditą dell'atteggiamento di Assopiastrelle».



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