Ceramica, c'e' aria di crisi

La Gazzetta di Modena 28/1/97 pag.20

Alla fiera di Monaco esperti annunciano: nel '97 segnali negativi per l'estero
Il calo le esportazioni verso l'ex Germania est


Il Bau, il salone dell'edilizia di Monaco chiuso recentemente, ha dato alla ceramica, come ad altri settori dell'edilizia,
esattamente le indicazioni che erano attese. E che non sono affatto buone neanche per il 1997. Era prevista un'ulteriore
contrazione degli acquisti da parte dei maggiori paesi europei e cosi' sara': lo conferma anche uno studio specifico
presentato durante il salone di Monaco a cui le aziende ceramiche erano presenti in forze. La flessione continua su tutti i
principali mercati. Non basteranno certo i progressi di qualche piccolo paese a compensare i cali di ordini da Germania
Francia, Inghilterra. Una prima ripresa e' piu' auspicata che prevista per la fine del 1997, ma fino ad allora ci sara' da
stare attenti. Le previsioni che Thomas Rogge, esperto tedesco dei mercati europei, ha formulato per gli operatori del
Bau dicono che la Germania, dove viene realizzato un terzo del volume di opere edilizie dell'Unione europea, dopo un
aumento dello 0,7% nel 1995, fara' registrare cali intorno al 2% per il 1996 e 1997. Il motivo e' soprattutto nello stop
all'edilizia in Germania orientale (dall'8 al 2%). I tagli degli investimenti da parte dello stato ridurranno del 5% anche le
opere pubbliche. Anche la Germania occidentale vedra' scendere del 4% le attivita' edili. Il professor Rogge traccia un
quadro poco confortante anche della situazione negli altri grandi paesi europei: Francia in flessione per il quinto anno
consecutivo. Edilizia pubblica quasi ferma, edilizia residenziale (in aumento fino al 1995) anch'essa in calo del 2%.
Grosse le perdite per chi esporta in Gran Bretagna, dove si bloccano strade e ferrovie e anche l'edilizia residenziale cala,
per le difficili condizioni economiche delle famiglie. Paradossalmente l'unico aumento e' previsto in Italia, dove negli
ultimi anni il volume delle opere edili era calato del 15%, e ora ci si attende un aumento dello 0,7%, grazie allo sblocco
delle commesse pubbliche da parte del governo. In forte aumento sono paesi minori, come Danimarca (+10%), Irlanda
(+8,7%), Portogallo (+6%). Gli operatori sassolesi presenti al Bau hanno avuto esattamente cio' che si attendevano: affluenza non eccezionale, un po' superiore alle peggiori previsioni, ma l'attesa e' soprattutto per conoscere quanto delle
visite ricevute si trasformeranno in ordini e clienti nuovi. Resta fra l'altro il problema dell'eccessiva frequenza delle fiere.
Terminato Monaco, ci si prepara gia' per la prima di Mosca e per l'atteso Coverings di Orlando, in Florida.





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