Ricchetti. Le azioni prendono quota.

Il Resto del Carlino 29/1/97 pag.MO/7

I primi acquirenti del titolo sono stati gli stranieri. Ora si stanno muovendo anche i fondi italiani.


L'ottimo andamento dell'indice degli azionari (il progresso dal 2 gennaio scorso e' stato del 17,6%) ha trascinato al rialzo anche il titolo delle Ceramiche Ricchetti di Sassuolo, la prima azienda del settore (il capitale sociale e' nelle mani delle Industrie Ceramiche Cisa-Cerdisa di Oscar Zannoni (77,5%) e di Akros, merchant bank gestita da Gianmario Roveraro (22,5%) ad entrare in Borsa. E' stata collocata il 16-17 settembre dello scorso anno al prezzo di 2.300 lire. Il trend di questi quattro mesi non e' positivo. La prima quotazione (30 settembre) fu di 2.171 lire, venerdi' 24 gennaio si e' attestata a quota 1.791 (-17,5%), recuperando pero' circa il 16% da quel 1.550 che rappresenta il limite storico piu' basso. «Non parliamo di crollo, ma soprattutto di ripresa», puntualizza con fiducia Renzo Arletti, Presidente dell'azienda, dando forza ad un concetto: «La Ricchetti ha sempre mantenuto quello che ha promesso». Vale a dire: «I buoni risultati aziendali, pubblicati a giugno e settembre '96, anche nel quarto trimestre (saranno resi noti fra poco) confermano l'ottimo stato del Gruppo». L'azienda va bene, ma la quotazione in Piazza Affari e' andata male. Un'equazione che Renzo Arletti commenta cosi': «Sono convinto che in Borsa si possa risalire la china. In questi ultimi giorni siamo stati aiutati dall'euforia, ma anche dal fatto che l'investitore e' andato ad analizzare dove collocare i propri soldi. Finalmente, per la prima volta, sono entrati i fondi italiani». Va ricordato come dall'inizio della collocazione siano stati soprattutto gli stranieri i maggiori acquirenti del titolo e una testimonianza del «credito» che, ad esempio, il mercato inglese concede alla «Ricchetti» e' venuta proprio nei giorni scorsi. Sfogliando il «The Wall Street Journal», nella prima pagina della sezione economica, si commenta l'ingresso ruggente nel 1997 del mercato italiano mobiliare. Alla domanda
di come possa orientarsi un gestore, la risposta di Talal Shakerchi, responsabile per il mercato europeo di Old Murtual, con sede a Hoog, Inghilterra, si concentra su specifiche caratteristiche aziendali. «Principalmente investiamo in casi individuali», afferma il professionista che gestisce, per conto di clientela privata e di istituzioni finanziarie un patrimonio di 500 milioni di sterline (circa 1.300 miliardi di lire) nei mercati mobiliari europei. E aggiunge: «Prendiamo
il caso della Ricchetti, societa' produttrice di piastrelle. Una delle aziende di medie dimensioni che da energia all'economia italiana, Ricchetti e' una societa' molto ben gestita, che cresce nella propria attivita' e ha ora una valutazione molto interessante». Una considerazione che pare sia seguita oggi anche in Italia stante il recupero del terreno perduto (il titolo e' stato quotato, alla chiusura di lunedi' 1.801 lire), dovuto, a parere di Renzo Arletti principalmente "a quella fetta di sottoscrittori italiani che acquistano e rivendono subito, con la massima celerita'possibile quando non fiutano la partenza a razzo di un titolo con il conseguente guadagno a breve termine». Dopo l'iniziale bagarre che investe sempre le reclute del listino, per la Ricchetti si aprono nuove possibilita' di affermazione. «Lo ripeto: i fondi italiani si sono svegliati. Riceviamo molte richieste e questo vuole dire anche fiducia. Personalmente - commenta il Presidente del Gruppo - ho sempre sostenuto che l'azienda e' sottovalutata dalla moltiplicazione fra valore azionario e numero delle azioni. Posso affermare che stiamo centrando tutti e tre gli obiettivi principali: fatturato, rientro dal debito e utile. L'iniezione di fiducia dell'ultima settimana dovrebbe essere solo l'inizio di una risalita che sara' sostenuta anche dai risultati del bilancio '96. E questo nella consapevolezza che il settore e' in una fase congiunturale non facile ma senza dimenticare che la Ricchetti esporta circa 1'80% del suo prodotto».



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