Assopiastrelle a denti stretti: "Bisognava chiudere in fretta"

La Gazzetta di Modena 5/2/97 pag.17

Sindacato contento dell'accordo ceramico, la controparte meno


Accordo positivo per i sindacati, sforzo oneroso per gli imprenditori: il contratto nazionale del settore ceramico firmato dopo una lunga trattativa, durante la quale sono ricomparsi anche gli scioperi e i cortei di protesta, non lascia come
accadeva in passato tutti contenti. L'aumento concesso (contrastanti fra l'altro le cifre: 188mila lire medie in due anni per
Assopiastrelle, 195mila per la Filcea-Cgil) sembra commentato a denti stretti. in un breve comunicato da Angelo Borelli,
responsabile della commissione sindacale di Assopiastrelle: "C'era l'esigenza -dice Borelli - di concludere la trattativa e
tornare alla normalita' perche' in un momento non favorevole per il settore dobbiamo continuare. ed anzi rinforzare. la
difesa quotidiana della nostra competitivita'. Abbiamo concesso aumenti salariali in linea con quanto e' stato concesso
nei rinnovi contrattuali di altri settori. In questo momento per gli imprenditori si e' trattato certamente di uno sforzo
oneroso, che tuttavia siamo certi verra' ricompensato da un sempre maggior impegno alle problematiche aziendali da
parte sindacale". Soddisfatta invece Manuela Gozzi, di Filcea-Cgil: "Un accordo positivo - dice - soprattutto pensando
alle difficolta' della controparte di agire in piena autonomia dalle posizioni intransigenti di Confindustria. Se abbiamo
finalmente ottenuto il riconoscimento del diritto del rinnovo del contratto e il rispetto dell'accordo di luglio lo dobbiamo
alla capacita' dei lavoratori di sostenere le lotte e la mobilitazione richiesta dal sindacato. Ritengo positivo soprattutto
l'aver completamente recuperato il differenziale inflattivo (tra inflazione programmata e reale) del 1995/96 e anticipato il
recupero dell'inflazione programmata".




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