Atlantic Zenith, decretato il fallimento

Il Resto del Carlino 15/2/97 pag.mo/6

Ceramica/ Scompare una delle grosse aziende dopo un lungo iter giudiziario (trecento dipendenti)


FIORANO - Il Tribunale di Modena ha dichiarato giovedi' scorso il fallimento del gruppo Atlantic Zenith. II provvedimento e' ancora 'ufficioso' (nel senso che sara' depositato in queste ore) e ha colto di sorpresa sia la proprieta'
che i legali incaricati dell'elaborazione di una proposta di concordato presentata il 15 gennaio scorso. A seguire la
dichiarazione 'a caldo' del commissario, avvocato Giorgio Bigarelli: "Apprendo della dichiarazione di fallimento per via
ufficiosa. Stante conferma, osservo che il fallimento non comportera' l'annullamento delle prospettive del personale. II
curatore fallimentare, chiunque sara', avra' la possibilita' di collocare le maggiori componenti patrimoniali, rappresentate dall'azienda Cuoghitalia e dal complesso aziendale 'President'. In questo contesto - continua Bigarelli - si mantiene la concreta possibilita' di ricollocare un buon numero di dipendenti. Riguardo all'esito della vicenda, solo la considerazione che non sempre il dettato delle norme giuridiche collima con le opportunita' imprenditoriali. Dura lex sed lex...". II
gruppo "Atlantic Zenith" comincio', alla fine del '95, il suo declino. In quel momento, nei diversi stabilimenti, erano
occupati circa 300 persone; il bilancio sfiorava i 100 miliardi di lire, scesi nel '96 a circa 70, con una diminuzione anche di
30-40 dipendenti. I primi contraccolpi arrivarono da una flessione nelle vendite causata dal rallentamento del settore e dai
forti investimenti effettuati nella realizzazione della palazzina, "casa madre" dell'intero gruppo e della ristrutturazione dello stabilimento "Atlantic Zenith" ex-President), a Fiorano Modenese. Prima produceva solo biscotto e attraverso una
completa trasformazione la proprieta' ha voluto concentrare a Fiorano tutta la produzione che veniva eseguita nei diversi
stabilimenti del Gruppo in Italia (Pavismalt a Medolla; Corallo, Kosmos e Cristallo a Fiorano; Fap e Majestic a Sassuolo, Ceramiche dell'Umbria di Gualdo Tadino). Trattandosi di un Gruppo di forti dimensioni, maggiore e' stato il riflesso della
congiuntura negativa in atto. Poi, ad aggravare la situazione, venuta una indagine per reati fiscali inerenti all'acquisizione
della "Cuoghi Italia" e questo dopo una denuncia presentata da uno degli ex-proprietari dell'azienda. Elementi che hanno
avuto una ricaduta estremamente negativo sull'intero Gruppo che, per risalire la china e rimpinguare le casse societarie,
attraverso alcune operazioni, maturate sul finire del '96, e' riuscito, fra l'altro, a vendere il marchio "Gruppo Ceramiche
Domino" alle Ceramiche Pastorelli di Savignano sul Panaro. Gruppo al quale, proprio nei giorni scorsi, il Tribunale di
Modena ha autorizzato il concordato preventivo dopo un anno di amministrazione controllata. Una operazione finanziaria che avrebbe dovuto anticipare quella piu' consistente, vale a dire la vendita delle unita' ancora attive, vale a
dire la "Cuoghi Italia" e la "Atlantic Zenith", entrambe ubicate in via Ghiarola Nuova, a Fiorano. Le offerte non sono
mancate. Una, in particolare, sembrava potesse andare in porto. Era quella della Ceramica "Mirage" di Pavullo, controllata al 50% dalla famiglia Sirotti. La possibile intesa prevedeva che gli acquirenti avrebbero garantito direttamente
la continuita' produttiva della "Atlantic Zenith", dando pero' in gestione, alla "Its" del Presidente Sergio Borelli, la
"Cuoghi Italia". La stessa "Its", almeno per quello che hanno riferito i responsabili della Fulc, ultimamente ha presentato
una autonoma proposta per questa azienda. Un'altra, ed e' questione di giovedi' pomeriggio ed e' stata ufficializzata
dallo stesso Carlo Alberto Davoli Marani, e' stata fatta dalla "Ri.Wal" del Presidente Franco Bruni. Recentemente la
proprieta' della "Atlantic Zenith" aveva annunciato la possibilita' di vendere a privati le aree dove una volta erano in
attivita' a Medolla la Pavismalt e a Spezzano la Cristallo. Chiaro che l'attesa era molto forte soprattutto da parte dei
dipendenti che dal Natale scorso si trovano in cassa integrazione ordinaria. Proprio giovedi', nel tardo pomeriggio,
presso la sede sassolese dell'Assopiastrelle, si e' svolto un incontro tra i rappresentati della Fulc e' quelli della azienda,
presente Carlo Alberto Davoli Marani, gia' Presidente e Amministratore del gruppo "Atlantic Zenith" e oggi in veste di
liquidatore, stante la richiesta di concordato preventivo. Era stata trovata una intesa di prolungare di una settimana il
provvedimento in scadenza di cassa integrazione ordinaria e poi di trasformarla in straordinaria il cui percorso doveva
essere stabilito a concordato concesso. Ieri mattina, a Fiorano, presso la ex-sala consiliare, si e' svolto un ulteriore
incontro sindacale per valutare la situazione complessiva in attesa del pronunciamento del Tribunale di Modena. C'e' una
prima reazione da parte dei Sindacati alla notizia della mancata concessione del concordato preventivo al gruppo "Atlantic Zenith". La Fulc, in una nota, dichiara di essere "venuta informalmente a conoscenza del possibile fallimento". A riguardo, esprime "viva preoccupazione per il futuro occupazionale di circa 300 dipendenti; un forte disappunto, malgrado le rassicurazioni ricevute al tavolo di confronto avvenuto nella serata di giovedi' u.s. presso l'Assopiastrelle di
Sassuolo". A conclusione la Fulc di Modena ha richiesto "un incontro urgente e utile a fare chiarezza sulla situazione che
si e' venuta a creare".





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