Cgil. Scatta l'allarme inquinamento per i lavoratori del settore ceramico

Il Resto del Carlino 16/2/97 pag.mo/7

Chiesta una commissione che studi il problema


SASSUOLO - "Non siamo di fronte a un'emergenza rispetto agli infortuni sul lavoro, per quanto riguarda il settore ceramico". E' di ieri la presa di posizione della Filcea Cgil, che sottolineava come la situazione dei lavoratori ceramici, dal
punto di vista della sicurezza, sia sicuramente meno a rischio rispetto ad altri settori, quali edilizia o agricoltura. "Allo
stesso tempo - ha affermato comunque il responsabile Filcea Mauro Del Carlo - bisogna mantenere la massima attenzione
su questi temi. Spazi per migliorare ce ne sono sempre". Ad esempio, alcuni dirigenti d'azienda si sono dimostrati tuttora
privi di una reale cultura della prevenzione; esistono ditte dove il tasso d'incidenza di infortuni sul lavoro e' ancora
troppo alto. "Chi non da' peso alla salute e alla sicurezza del lavoratore puo' essere competitivo sul piano della qualita' globale del prodotto? Ho forti dubbi", ha notato Del Carlo. Ma cio' che balza all'occhio e' un altro aspetto, relativo agli
elementi inquinanti che vengono quotidianamente immessi in atmosfera. Senza contare l'annosa questione legata ai fanghi
ceramici seppelliti qua e la' nel nostro comprensorio. "L'impatto esterno delle ceramiche resta uno dei problemi principali
da affrontare", ha dichiarato il segretario di zona della Cgil Maurizio Fregni. "Qualche Comune sostiene che la qualita' dell'aria sta migliorando. Ma mi resta qualche sospetto: continuano ad essere concesse autorizzazioni per nuovi forni,
cresce la capacita' produttiva delle aziende... Ripeto una nostra proposta: istituire una commissione che studi e analizzi
nel dettaglio il fenomeno inquinamento". Per Fregni, sarebbe importante, infatti, portare a conoscenza della cittadinanza
quali sono le patologie ed i disturbi provocati dall'ambiente che ci circonda. "Sono aumentate ad esempio le malattie
allergiche", evidenzia il segretario Cgil. "E quali possono essere le cause mediche di certi morti, che incidenza hanno in
questa zona le patologie esantematiche, dermatologiche, ginecologiche. Quanti i tumori?". Interrogativi persino inquietanti, che forse troppo spesso non hanno trovato riscontri precisi da parte di chi di dovere. La salute e' un diritto di
tutti. Chiare informazioni relativa ad essa pure.




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