Utili "pesanti" per Ricchetti

Il Resto del Carlino 26/2/97 pag.14

Profitti quasi raddoppiati nel '96 (9 miliardi) per il gruppo ceramico.
In calo il fatturato (251,5 mld) e gli addetti. Con la quotazione ridotti i debiti.


SASSUOLO - Un utile previsto di 9 miliardi di lire, leggero calo del personale e del fatturato e una netta diminuzione
dell'indebitamento del gruppo. Sono gli elementi di maggior rilievo emersi dall'esame dei dati preconsuntivi relativi
all'esercizio 1996 del gruppo Ceramiche Ricchetti di Sassuolo, la prima azienda ceramica approdata, nel settembre
scorso, in Borsa. Sostanzialmente la conferma, dopo i risultati semestrali e dei primi nove mesi, di un andamento soddisfacente anche negli ultimi tre mesi dello scorso anno. Utile. Si attesta sui 9 miliardi di lire, piu' che raddoppiato rispetto ai 4,2 miliardi dell'esercizio 1995. Margine operativo. In crescita. E' passato dai 16,1 miliardi del 1995 ai 21
miliardi dello scorso esercizio. Un risultato conseguito con la razionalizzazione produttiva presso le societa' estere, in
particolare in Svezia e in Finlandia per raggiungere l'obiettivo di migliorare, in queste unita', la produttivita' per addetto.
Addetti. Nel corso dell'esercizio il personale del gruppo e' passato da 1.027 e 899 unita' con un calo di quasi 100 addetti
negli stabilimenti svedese e finlandese. Fatturato. Nella razionalizzazione avviata si inquadra anche la politica di concentrazione delle vendite sul "core business", attraverso l'eliminazione di alcuni prodotti secondari nonche' di alcune
linee a basso valore aggiunto. L'esito di tale operazione, cui si somma l'effetto di cambio sul fatturato in lire, ha portato il
fatturato consolidato del Gruppo ad assestarsi sui 251,5 miliardi, in lieve riduzione rispetto ai 274,4 miliardi del 1995. Indebitamento. Si e' ridotto di 29,5 miliardi, passando da 813 miliardi fine '95 a 518 miliardi a fine '96, dei quali circa 20
miliardi derivanti dall'incasso netto dell'aumento di capitale per la quotazione in Borsa ed i rimanenti 9,5 miliardi di cassa
generata dalla gestione, al netto degli investimenti e dei costi di riassetto interamente pagati nel corso dell'esercizio. Renzo Arletti, presidente e amministratore delegato del gruppo, commenta: "Siamo molto soddisfatti di questo risultati anche perche', confermando pienamente il budget, possiamo rassicurare i nostri azionisti sul mantenimento di tutte le
previsioni fatte prima della quotazione e confidare nel rafforzamento della fiducia nell'azienda". II '97 si annuncia bene: in
gennaio ordini e fatturato sono cresciuti del 10 per cento.





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