Piastrelle alla campagna di Russia

Il Resto del Carlino 13/3/97 pag.14

La ceramica guarda ad est: Sassuolo-valley sbarca in grande stile a Mosca
Un mercato in espansione dove l'export italiano e' cresciuto in 3 anni piu' di 20 volte. Aziende in fiera


MOSCA - L'offensiva e' scattata con clamore e convinzione. L'obiettivo, del resto, e' impegnativo: conquistare il
mercato russo dove le crescenti disponibilita' economiche delle famiglie vanno di pari passo con il desiderio di migliorare
la qualita' dell'abitare. I produttori italiani di piastrelle in ceramica della Sassuolo Valley hanno iniziato massicciamente la
loro "campagna di Russia" in occasione della terza edizione di "Batimat Mosbuild", la piu' importante rassegna fieristica nel campo dell'edilizia che si e' inaugurata ieri presso il Krasnaya Presnya Expocenter a Mosca. "Crediamo fortemente
nelle possibilita' di crescita e sviluppo del mercato russo", ha ribadito Alfonso Panzani, presidente della Commissione
attivita' promozionali e fiere di Assopiastrelle. "Siamo qui per farci conoscere e per verificare direttamente sul campo
l'interesse e le necessita' dei consumatori russi, la consistenza qualitativa di questo mercato, le reali possibilita' di sviluppo". Una presenza "guidata" da Assopiastrelle che ha allestito uno spazio collettivo di oltre 500 metri quadrati
occupati da una quarantina di aziende ceramiche provenienti principalmente dall'area sassolese. Mai come in questa
edizione si era registrato un impegno cosi' forte da parte dei produttori modenesi. I mercati dell'Est europeo possono far
registrare, nei prossimi anni, tassi di crescita dei consumi di piastrelle a due cifre. Le esportazioni ne beneficeranno e questo dovrebbe compensare la flessione registrata soprattutto sul mercato comunitario. La Russia in particolare si e'
trasformata, in pochi anni, da mercato protetto a mercato aperto ai flussi commerciali e dove l'Italia delle ceramiche e' il
primo partner commerciale. L'export parla chiaro: da poco meno di 100.000 metri quadrati esportati nel 1992 si e'
passati ai 2,3 milioni nel 1995, tendenza confermata anche nei primi otto mesi del 1996, dove la crescita della quantita' (+46,5%) ed i valori (+42,6%) testimoniano gli alti tassi di crescita del "made in Italy". Positiva anche la dinamica dei
prezzi, e questo nonostante i bassi redditi locali che garantiscono volumi significativi solo su segmenti di basso prezzo, su
cui e' pressante la concorrenza del "made in Russia", ma anche di Turchia e Spagna. La Russia ha un consumo di piastrelle di ceramica di circa 50 milioni di metri quadrati coperti per il 35% dalle importazioni, destinate queste ultime a
crescere ulteriormente per la scarsa competitivita' delle imprese manifatturiere locali; la produzione e' in caduta libera: al
forte calo (-30%) del periodo '93-94 ne e' seguito un altro (-20%) nel 1996. Indicazioni captate da tempo da Assopiastrelle che gia' sul finire dello scorso anno, per rafforzare l'immagine della ceramica italiana in Russia, ha avviato
un'intensa campagna promozionale (investimento di 2 miliardi di lire) con inserzioni pubblicitarie sulle principali riviste di
settore, spot televisivi, manifesti e cartelli luminosi, che resteranno esposti qui a Mosca fino a sabato, giorno di chiusura
della manifestazione fieristica.



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