"Ceramiche in recessione"

La Gazzetta di Modena 24/3/97 pag. 17

Dopo Cgil e Cisl ora tocca alla Lapam esternare le preoccupazioni sul settore
"Scarsa attivita' istituzionale ed eccessivi stoccaggi di merce"


FIORANO_- Il dibattito sui problemi dell'economia e dell'occupazione nel comprensorio ceramico, oggetto dell'ultimo consiglio comunale aperto, innesca prese di posizione da parte delle associazioni sindacali e di categoria. Se Fregni, per !a Cgil, aveva infatti parlato di "circa mille posti dl lavoro a rischio" e Pifferi, per la Cisl, ha spiegato come sia il futuro a preoccupare, e' stato Giuliano Tollari, segretario della Lapam cittadina, a gettare benzina sul fuoco delle perplessita' palesate sull'attuale congiuntura. "Le aspettative generate inizialmente dalla Tremonti sono andate per lo piu' deluse - ha detto Tollari - e una generale contrazione della domanda ha fatto il resto". Tollari ha parlato di scarsi controlli sulla produzione, e di uno stoccaggio eccessivo che condizionerebbe la politica di troppe aziende, non senza risparmiare critiche all'azione politica delle istituzioni, poco incisiva e inadeguata dal punto di vista dei controlli e del coordinamento. "La recessione - ha detto l'esponente della Lapam - comincia a farsi sentire. Se le cifre possono autorizzare a qualche ottimismo, e' un dato di fatto che stiano venendo meno le commesse". I dati citati da Tollari parlano di un aumento delle piccole imprese aperta tra il 1996 e 1997, ma Tollari resta perplesso: "l'apertura di nuove imprese espulsa o in esubero si mette in proprio. La cosa tuttavia - aggiunge Tollari - non migliora il mercato: spesso aumenta la concorrenza, le tariffe si abbassano e cresce il lavoro nero". Non ha ricette tuttavia, Tollari, per venire a capo di un situazione del genere: "E' necessario ragionare in un'ottica di distretto - ha concluso Tollari e fare una riflessione seria che coinvolga tutte le parti sociali, imprenditori, lavoratori, sindacati e istituti di credito". Una situazione insomma che puo' essere risolta solo con la partecipazione reale e concreta di tutti.





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