Un piano per rilanciare il Distretto ceramico

Il Resto del Carlino 16/4/97 pag.mo/7

Sindacati/ Iniziative coordinate


SASSUOLO - Un piano di interventi all'interno dell'area compresa tra Sassuolo e Scandiano. Non solo progetti cartacei, che restano tali senza mai vedere attuazione. Ma iniziative concordate tra tutti i vari soggetti interessati, pubblici privati e portate a termine assieme. E' questo l'intento di Cgil, Cisl e Uil che ieri hanno presentato alla stampa le proprie intenzioni. "Vogliamo affrontare i problemi di uno dei poli produttivi piu importanti del mondo - ha premesso Augusto Parisi, segretario Cgil di Scandiano - con un obiettivo strategico: abbinare qualificazione e innovazione, utilizzando risorse e leggi esistenti". Nello specifico, si seguiranno i dettami della legge regionale sui "Programmi speciali d'area". "Uno strumento che introduce - ha spiegato Parisi - nuove metodologie nei rapporti tra pubblica amministrazione e forze sociali, consentendo di arrivare a scelte ponderate e appropriate". Un lungo cammino attende il distretto, che dovra' progredire ancora ad esempio sul piano delle offerte formative, della tutela ambientale e della ricerca. Anche Denis Merloni, segretario regionale della Uil, ha ribadito la necessita di una "collaborazione tra soggetti pubblici e privati per raggiungere un obiettivo comune". Mentre Sergio Palmieri, segretario regionale della Cisl, ha puntualizzato che la legge in questione non si rivolge ad aree in crisi, ma soltanto a zone con caratteristiche peculiari. Il comprensorio ceramico rappresenta a tal proposito uno degli esempi piu lampanti. Il segretario regionale della Cgil Gianni Ballista ha elogiato dapprima il volume di attivita' produttive, di esportazioni e il dinamismo imprenditoriale del distretto ponendo in seguito l'accento anche sul fatto che "questo territorio ha problemi di ordine ambientale e sociale (non esiste, tra l'altro il trasporto pubblico) e non e' servito da adeguate infrastrutture. Ecco perche' serve un progetto complessivo che ne consenta una crescita armoniosa e una qualificazione dei diversi aspetti che lo compongono". Ma ci sono complicazioni nell'applicazione della citata legge regionale sui programmi d'area. La Regione stessa e' in ritardo nell'individuare i luoghi in cui attuarla. Dopo che il testo e' stato approvato, nell'agosto scorso, si e' ancora in attesa dell'atto successivo. Ne, infine, e' avvenuto un confronto preventivo sul tema con le forze sociali. Tuttavia, i sindacati considerano positiva l'iniziativa presa dalla Giunta regionale. Avremo modo di verificare se portera' davvero a cambiamenti tangibili.





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