L'aria? Sta diventando respirabile. E l'Arpa ora promuove il distretto

Modena mattina 19/4/97 pag.9

L'Ente regionale per l'ambiente presenta i suoi dati. "Grazie ai filtri la situazione e' notevolmente migliorata". Resta il problema "grave" dell'inquinamento acustico


Il distretto ceramico? Gode di discreta salute. Questo, almeno, stando ai dati forniti dall'Arpa, l'agenzia regionale per l'ambiente, a proposito dello stato ambientale del distretto ceramico modenese-reggiano. Gli ultimi dati sulla situazione ambientale del distretto ceramico sono stati forniti da Graziano Busani dell'Arpa nel corso del convegno organizzato dal gruppo regionale e dalle federazioni di Modena e Reggio Emilia del Pds. La situazione, secondo Busani, si mantiene stabile: anzi, il tempo tende parzialmente al sereno, anche se resta comunque parecchio da fare. Nel distretto ceramico Sassuolo-Scandiano i forni attivi sono passati dai 521 del '92 ai 534 del '96, con un incremento percentuale del 3%; nello stesso lasso di tempo, il numero dei filtri e' invece aumentato del 12%, passando dai 197 del '92 ai 224 del '96. Nel periodo preso in considerazione, il distretto ceramico ha visto un calo delle emissioni per quanto riguarda i fattori inquinanti classici. Le polveri hanno fatto riscontrare un decremento dell'8%, mentre il piombo e' calato del 6%; le emissioni di fluoro sono addirittura scese del 120%. I dati, pur incoraggianti, non possono comunque fare cantare vittoria. I continui mutamenti apportati nei processi produttivi e le variazioni nelle tipologie prodotte, possono di fato aver influito sul tipo di sostanze dannose emesse. Impressionante la mole di calce esausta proveniente da depurazione fumi. Il comprensorio ne produce una quantita' che sfiora 1'80% della produzione totale nazionale. Per quanto riguarda poi i fanghi da depurazione acque, il rapporto percentuale e comprensorio-territorio nazionale e' sostanzialmente simile a quello sopra citato. Il campanello d'allarme, secondo l'Arpa, suona oggi per l'inquinamento acustico: "Si evidenzia - spiega Graziano Busani - il problema del disturbo da rumore, soprattutto notturno, dovuto al funzionamento degli impianti industriali ubicati molto spesso in prossimita' di insediamenti residenziali e del traffico indotto dalle attivita' produttive. Con l'affermarsi della 'macinazione ad umido', anche il consumo idrico e', nel corso degli anni, aumentato". Busani auspica inoltre che il protocollo firmato da pubbliche amministrazioni ed Assopiastrelle, a proposito della bonifica di siti inquinati da rifiuti ceramici, sia uno strumento efficace. La relazione sullo stato ambientale proposta dal responsabile della sezione ceramica dell'Arpa di Modena Busani e da Capuano, della sezione Arpa di Reggio Emilia, sottolinea l'improrogabilita' degli interventi.



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