Bau '97: luci ed ombre dalla Germania

CER n°238 30/4/97 pag.34

Bau '97 si e' confermato come il principale momento di confronto con il mercato tedesco. Tra le tendenze che vanno per la maggiore, il rustico, il mosaico, i bassorilievi e, per i rivestimenti, alcuni lucidi. Modernariato come tendenza estetica che sta sempre piu' prendendo piede.


Il mercato estero piu' importante per la ceramica italiana; la fiera internazionale a cui partecipano il maggior numero di imprese ceramiche italiane (circa 200); uno tra i piu' importanti banchi di prova in fatto di tendenze e prodotti. Sono questi gli ingredienti che hanno caratterizzato Bau '97, la fiera di Monaco di Baviera tenutasi dal 14 al 19 gennaio scorso. Secondo i dati dell'ente fieristico tedesco, all'edizione 1997 hanno preso parte 1.724 aziende provenienti da 30 paesi europei, che hanno esposto su una area lorda di 149.000 metri quadrati che, nei sei giorni della rassegna, ha visto la presenza di oltre 190.000 visitatori. IL PRIMO MERCATO ESTERO DELL'ITALIA: "Il Bau di Monaco rappresenta una manifestazione fieristica di grande rilevanza - ci ha detto (Claudio Panichi, direttore commerciale Gruppo Marazzi Italia - sia perche' la Germania e' il principale mercato estero delle ceramiche italiane sia perche' e' punto di riferimento per altri mercati, quali Olanda, Austria, Belgio e in misura crescente per quelli dell'Europa Orientale, come Ungheria, Polonia, Cechia, Slovacchia Repubbliche Baltiche e Russia, nei quali aumenta giorno dopo giorno l'attenzione verso le piastrelle di ceramica italiane". "Il mercato tedesco - prosegue Panichi - dopo il forte boom di questi ultimi anni, principalmente generato dalla ricostruzione nei nuovi Lander, si e' oggi assestato su livelli di sviluppo che potremmo definire quasi normali. Questo boom, innescato dagli imponenti programmi di ricostruzione e riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale e non dall'arredourbano, ha consentito ad una grossa fascia di nuovi utilizzatori di conoscere in modo piu' completo le piastrelle di ceramica, ampliando il mercato dei potenziali consumatori".
VALUTAZIONI POSITIVE: Un giudizio positivo e' quello di Sannini-Impruneta. "Una fiera positiva, che ci ha consentito di consolidare le relazioni commerciali preesistenti e che si e' avvalsa della preziosa collaborazione dell'ICE di Berlino. Una mostra nella quale abbiamo potuto incontrare un gran numero di rivenditori ed architetti molto qualificati a fronte di pochi curiosi e privati" commenta Hanne Brandenburger-Meine, export manager. "In termini di prodotto, la nostra azienda si sente in controtendenza, in quanto ha saputo rivalutare il cotto come prodotto di nicchia, grazie alle qualita' ecologiche per eccellenza. Le nostre produzioni sono state ben accolte dal mercato tedesco - ha concluso l'area manager di Sannini Impruneta - in quanto sono prodotti pratici, semplici da usare, realizzati in un'ampia gamma di colori". ALCUNE OMBRE SULLA FIERA: Una fiera con alcune note stonate e' quella che emerge dalle parole di Massimiliano Scappini, direttore estero della Ceramografia Artigiana. "E' una fiera troppo lunga, sia come durata che come orario di apertura utile per vedere i clienti veramente interessati: a nostro giudizio, sarebbe sufficiente aprire i padiglioni dalle 10 fino alle 17.30 per 3 o 4 giorni al massimo, un periodo di tempo abbastanza lungo per presentare tutte le novita'". "La nostra partecipazione a Bau '97 - prosegue Scappini - e' stata comunque positiva, per tre ordini di fattori. In primo luogo perche' ci ha permesso di concludere affari con clienti nuovi e consolidati; di allacciare rapporti con agenti in aree della Germania non ancora coperte dalla nostra rete commerciale. Infine, abbiamo centrato in pieno i prodotti: positivi riscontri sono emersi dagli articoli vetrosi e da quelli cerati che seguono la tendenza del mercato verso il rustico e che confermano Ceramografia Artigiana come azienda della fascia alta del mercato". L'IMPORTANZA DELL'IMMAGINE AZIENDALE: Tra i fattori in grado di fare la differenza su un mercato complesso e sofisticato come quello tedesco, c'e' quello dell'immagine aziendale. "In un mercato concorrenziale come quello tedesco sono gli aspetti di immagine e di servizi connessi al prodotto a fare la differenza" afferma Adriano Frascari, amministratore delegato del Gruppo Dado. "La qualita' del prodotto e' oggi un qualcosa di scontato; ad essa vanno aggiunti un design di prim'ordine ed un'ampia gamma di servizi, quali la rapidita' di consegna ed una scelta commerciale particolarmente ampia, che si estenda anche ai coordinati in queste condizioni, e se si hanno rapporti consolidati con la distribuzione, e' possibile spuntare prezzi di vendita di assoluto rispetto". EFFETTO MOSAICO E BASSORILIEVI: Accanto al rustico per pavimenti che continua ad essere il leit motiv del mercato tedesco, iniziano a farsi strada alcune nuove tendenze, sia per pavimenti che per rivestimenti. "Tra i nostri prodotti che hanno riscosso maggior interesse da parte dei visitatori di Bau '97 - sottolinea Giovanni Gilli, amministratore delegato del Gruppo Gabbianelli Vogue - c'e' la collezione 'Bassordievi' in monocottura strutturata, un prodotto particolarmente gradito nonostante sia di non facile comprensione per il grande pubblico, e 'Le Schegge', un interessante effetto mosaico ottenuto applicando una innovativa tecnologia di taglio alle piastrelle formato 20x20. Buona anche la richiesta di prodotti antisdrucciolo, che rispondano alle norme ma che abbiano anche un'elevata pulibilita'. In tal senso, il Gruppo G&V proporra' a breve importanti novita'". "Questa fiera ha anche confermato - conclude Gilli - il progressivo impegno delle aziende relativamente alle componenti tecniche del prodotto e sulla promozione di complementi e pezzi speciali ad integrazione delle gamme esistenti". UN MODERNO CHE VA PER LA MAGGIORE: "L'Italia puo' ancora vantare una leadership in termini di immagine e di design: il made in Italy ha ancora un forte appeal sui clienti esteri, tedeschi in particolare" rileva Enrico Rovighi, direttore marketing del Gruppo Lord. "Nell'ambito dei rivestimenti, e' il lucido che ricopre la quasi totalita' del mercato, presentato in modo moderno e dove artisti come Klimt o Chagall sono fonti di ispirazione per i decori delle nostre collezioni. Per quanto riguarda i formati, si nota la prevalenza di quelli rettangolari ed un aumento delle dimensioni; tra i colori accanto al grigio sullo sfondo bianco, stanno tornando ciclicamente di moda il beige, il verde ed il blu intenso". "Credo opportuno riflettere - rileva Rovighi - su una distorsione del mercato tedesco: nel campo dei rivestimenti le produzioni italiane in pasta rossa, pur avendo le medesime qualita' tecnico-estetiche di quelle a pasta bianca, si scontrano con acquirenti che mostrano preferenze verso queste ultime a causa di abitudini di posa". UN MERCATO CHE STA CAMBIANDO: Sono molti, nel giudizio di Massimo Andreoli, area manager per la Germania di Emilceramica, gli elementi di evoluzione del mercato. "Innanzitutto esiste un clima generalizzato di sfiducia, dovuto ad un livello di disoccupazione mai raggiunto in passato e a messaggi dei mass media non rassicuranti ne' tranquillizzanti. In secondo luogo, si nota da parte di alcuni produttori che hanno perso quote di mercato, il lancio di produzioni in porcellanato smaltato come nuova proposta di vendita che pero', allo stato attuale, non sembra ancora contrastare efficacemente la monocottura in pasta bianca". "La nostra strategia per affrontare un mercato tedesco - conclude Andreoli basata sul progressivo aumento della nostra quota di mercato, realizzata in presenza di un prezzo medio alto, che intendiamo mantenere tale, offrendo al consumatore finale un prodotto di elevata qualita' tramite la rete di distribuzione tradizionale. E' un approccio al mercato che ci ha consentito di far apprezzare il nostro marchio, aumentando nel contempo i volumi vendita. La Germania e' un mercato sofisticato, che sta vivendo un momento di riflessione per i noti problemi ma in grado di premiare chi investe con costanza e continuita'.



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