Sacmi conquista il mercato cinese

Il Sole 24 ore 7/5/97 pag.14

Impianti per piastrelle: ordine da 850 miliardi


BOLOGNA - Obiettivo Cina. Per la Sacmi, il gruppo di Imola leader internazionale nel settore delle macchine per la produzione di piastrelle in ceramica, il rapporto con il piu' grande mercato dell'Oriente e' un fatto consolidato. Una storia che dura da anni e che ha consentito l'intesa con la China Wealth. L'accordo, siglato nei giorni scorsi, ha un valore di circa 850 miliardi di lire e prevede la fornitura, nell'arco di cinque anni, di cinque impianti completi per la produzione di piastrelle (con una capacita' complessiva di 15 milioni di metri quadri l'anno) e di 200 macchine del tipo pressa da impiegare nel comparto ceramico. China Wealth e' uno dei leader cinesi nel settore dei materiali da costruzione. L'impresa e' controllata dal Gitic, l'ente governativo che coordina le attivita' economiche nella piu' importante provincia del Sud del Paese. Una commessa di queste dimensioni, la piu' consistente nella storia della Sacmi, e' stata preceduta da due joint venture. Il gruppo di Imola detiene il 40% di un'azienda (operativa dal 1992) che produce macchine per la ceramica nella zona di Shanghai e il 90% di un grande centro di assistenza e ricambi a Canton. Non si devono poi dimenticare le societa' commerciali Sacmi presenti a Pechino e Hong Kong. Dei 1.420 dipendenti dell'azienda emiliana circa 100 sono cinesi. <>. La, Sacmi realizzera' corsi di formazione per i tecnici che dovranno utilizzare le macchine vendute. L'addestramento avverra' in parte presso la sede di Imola, ma per la citta' emiliana non sara' una novita'. Da qualche anno ogni settimana arrivano piccoli gruppi di tecnici cinesi ad apprendere i segreti del funzionamento dei piu' moderni impianti per la produzione di piastrelle. <>. La Sacmi, una coop aderente alla Lega ma associata anche a Confindustria, appartiene al distretto imolese della cooperazione che, caso unico in Italia, ha dato vita a numerose imprese di successo fortemente presenti sui mercati internazionali. L'azienda e' nata nel 1919 da nove operai metalmeccanici disoccupati che costituirono la Societa' anonima cooperativa meccanici di Imola. Oggi la Sacmi e' un gruppo cui fanno capo 32 societa' di cui 17 all'estero. I suoi prodotti ,sono venduti in tutti i Paesi del mondo e la quota destinata all'esportazione sfiora il 90% del fatturato. La quota di vendite destinate al mercato italiano, che nel 1995, grazie agli effetti della legge Tremonti, era salita al 22%, e' scesa lo scorso anno al 13 per cento. Il fatturato consolidato del gruppo Sacmi e' salito dai 410 miliardi del 1991 ai 1.050 miliardi dello scorso anno. L'utile netto consolidato ha toccato nel 1996 gli 85 miliardi. Il cash flow ha raggiunto nello scorso esercizio il 12,1% del giro di affari. Consistenti gli investimenti in ricerca e innovazione (circa 40 miliardi nel 1996). La produzione di macchine per il settore ceramico rappresenta il business principale della Sacmi, ma il gruppo di Imola e' attivo anche nel comparto del packaging. In particolare realizza macchine per la fabbricazione di tappi a corona e capsule a vite sia in alluminio che in plastica.



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