Piastrelle 'doc' per Sarajevo

Il Resto del Carlino 17/5/97 pag.mo/3

Solidarieta' alla Bosnia


A Sarajevo e' tempo di vita. E fra le ditte che stanno ricostruendo quel che la guerra ha devastato, ce ne sono anche (potevano mancare?) di modenesi. Per l'esattezza, la Tecnostyl, ceramica di Rubiera di proprieta' della notissima famiglia Carani di Sassuolo. La Tecnostyl sta ricostruendo il pavimento del mercato coperto di Sarajevo, proprio quello dove diciassette persone vennero falciate dal tiro dell'artiglieria, e fu la goccia che fece traboccare (finalmente) il vaso bosniaco obbligando la Nato ad intervenire. Non solo: con
il contributo delle Associazioni cooperative del distretto adriatico, verra' ripristinato al mercato e offerto alla citta' il bell'orologio liberty (anzi, jugendstil, perche' il mercato fu costruito dall'efficientissima amministrazione austroungarica) che ne scandiva le ore fin che una granata non lo mise a tacere. "Il nostro gesto e' simbolico - spiega Giordano Corradini, direttore generale della ceramica - ma non solo. Stiamo lavorando alla ricostruzione della Bosnia, e ci e' sembrato giusto dare un contributo per un luogo diventato tristemente famoso come il mercato di Sarajevo. Tutto e' cominciato da un primo sopralluogo, nel marzo del '96, quando siamo andati in Bosnia dove si era appena smesso di sparare". A fine maggio partiranno i posatori, otto persone divise in due gruppi
che in dieci giorni sistemeranno il pavimento. Seguira' la posa dell'orologio,
commissionato a Castelnuovo Monti, incastonato in piastrelle fatte a mano e trattate in modo particolare. "Speriamo - scrive Giorgio Riccioni, presidente delle Coop del distretto adriatico - che l'orologio donato dalle Coop scandisca ore di pace, e di pace duratura. Un segno perenne di solidarieta' e di fiducia".
Mercato ed orologio saranno inaugurati il 21 giugno. Fra gli invitati, anche i modenesi che hanno contribuito a rimetterli in funzione.



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