Iris punta tutto sul porcellanato

Il Resto del Carlino 25/6/97 pag.MO/5

L'azienda di Romano Minozzi investe cento miliardi in una nuova struttura


FIORANO - Cento miliardi di investimento per la realizzazione di una nuova piastrella di gres porcellanato. E' la scommessa di Romano Minozzi, presidente del Gruppo <> di Fiorano Modenese (960 miliardi di lire di fatturato consolidato previsti nel 1997), per far fronte alle flessioni del settore sia sul mercato interno come su quello estero. Un prodotto innovativo, gia' battezzato nella categoria delle <>, con un piu' elevato valore aggiunto e con enormi possibilita' di sviluppo sia nell'edilizia residenziale che nelle grandi superfici. La produzione e commercializzazione saranno di una nuova divisione del Gruppo, la <>; affianchera' le ceramiche <> e <> di Castellarano, produttrici di gres, e nasce dalla riconversione di due unita produttive: a Fiorano si macineranno le materie prime che a Sassuolo verranno poi lavorate. Il progetto della <> ha impegnato un centinaio di ricercatori e il nuovo prodotto entrera' nel mercato del marmo, visto che il gres porcellanato imita appunto, l'impasto delle pietre naturali, migliorandone le prestazioni. <>, fanno sapere dal quartiere generale dell'Iris di Fiorano. Il motivo e' prettamente sulle materie prime: quarzi, caoline, argille e feldspati che consentono, dopo la miscelazione dell'impasto e la macinazione a umido negli atomizzatori, la fusione che avviene a 1300 gradi, la creazione di un corpo unico, omogeneo durissimo e inattaccabile. Un processo complesso e costoso che trasforma la tipologia della ceramica di piastrelle in una industria siderurgica. Le nuove piastrelle entreranno in commercio nel l998 e Romano Minozzi, con questa operazione, spera di superare la soglia dei 1.000 miliardi di lire di fatturato.



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