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Modena Mattina 3/7/97 pag.8

Fregni (Cgil) interviene sulle questioni sollevate da Borelli di Assopiastrelle. <>


La carenza di infrastrutture che mina la solidita' del distretto produttivo sassolese preoccupa anche i sindacati. Maurizio Fregni, segretario Cgil per la zona di Sassuolo, non nasconde i propri timori. A cominciare proprio dalle strade. Ma non solo. Fregni, strade ed infrastrutture continuano ad esser il punto dolente della nostra zona: cosa si puo' fare? Siamo anche noi preoccupati. Sulla bretella autostradale, la posizione di Autobrennero ci sembra 'tirata'; condividiamo a questo proposito quanto detto dalla Provincia di Modena. Su questo versante appoggiamo e vogliamo aiutare le istituzioni. Anche la Regione, per il prossimo anno, deve aiutarci a qualificare quest'area, magari attraverso un 'Piano d'area regionale'. La concertazione fra enti pubblici e associazioni e' fondamentale per migliorare la situazione. Quali sono dunque i maggiori problemi della nostra area? La logistica, l'ambiente e la formazione professionale sono sicuramente snodi importanti sui quali lavorare. Molti cittadini extracomunitari che lavorano nelle nostre aziende non riescono a trovare casa. Si e' allargata la forbice fra la produzione industriale e la disponibilita' di alloggi. Si produce di piu', ma gli addetti che vengono da fuori faticano a trovare una sistemazione. Credo che gli attuali centri d'accoglienza debbano essere superati con strutture sovracomunali gestite in maniera diversa. Anche gli imprenditori, che utilizzano la manodopera di cittadini extracomunitari, dovrebbero pero' cofinanziare questo tipo di soluzione. Per ogni complesso abitativo devono poi essere previste soluzioni,
per chi e' in difficolta', con canoni abbordabili. Non si puo' investire in ghetti e' necessario favorire l'integrazione. c'e' necessita' di lavorare di piu' sulla formazione? Sia noi del sindacato che le associazioni degli industriali dobbiamo fare di piu' in questo senso. Sulla formazione c'e' un problema di cultura che riguarda tutti. Anche chi mette a disposizione i finanziamenti deve attuare con chiarezza un programma di verifiche su quanto alla fine si ottiene.



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