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Modena Mattina 4/7/97 pag.8

Per continuare a produrre, per rimanere ai vertici il distretto industriale sassolese ha necessita' di infrastrutture, strade, ferrovie. Luca Cordero di Montezemolo ha parlato di 'scandalo mondiale'. Sulle stesse posizioni, sostanzialmente, si ritrova anche il nuovo presidente di Assopiastrelle Angelo Borelli. Anche Maurizio Fregni, della Cgil, chiede interventi consistenti per il nostro territorio. Il sindaco di Sassuolo Laura Tosi, pur chiedendo che venga riconosciuto il lavoro svolto dall'Amministrazione, ammette che c'e' ancora molto da fare. Allora, Tosi. Gli industriali premono e le altre associazioni non stanno certo a guardare. Le cose, pero', faticano a migliorare. Quando l'altro giorno ho ascoltato l'intervento di Montezemolo al palazzo Ducale di Sassuolo mi sono detta: se queste cose serviranno a sbloccare la situazione, a far intendere ad altri lo stato di necessita' che viviamo, ben vengano. Le persone che hanno ascoltato l'intervento di Montezemolo sono molte: speriamo che anche questo tipo di prese di posizione alla fine sia utile. Autobrennero ha ormai tempi certi: entro il '97 dovra' ripartire il terzo stralcio e con il raddoppio della Pedemontana nel 2000 vedremo realizzata quest'opera di cui il nostro comprensorio ha un bisogno profondo. Oltre a questo? Anche sul territorio comunale sono state spese molte centinaia di milioni per la realizzazione di alcune arterie di grande traffico. Penso a via Emilia Romagna, a via Regina Pacis, a via Ancora, ai nuovi impianti semaforici. Ma penso anche al Piano urbano del traffico che, attraverso modifiche anche sostanziali alla viabilita' cittadina, ha reso possibile uno snellimento e un decongestionamento del traffico nel centro della citta'. Non servirebbe, come anche gli industriali chiedono, uno snellimento nelle procedure decisiona1i? Per le grandi opere i problemi ci sono; le competenze decisionali riguardano diversi enti locali e si deve cercare di contemperare le diverse esigenze. In questo senso spero che si arrivi alla regionalizzazione dell'Anas. Si salterebbe un passaggio ed il potere decisionale sarebbe nelle mani di soggetti piu' vicini al territorio. E sulla formazione? Bisognerebbe cercare di avvicinarsi ai comparti produttivi. Le cose pero' devono essere fatte qui.



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