"Cersaie? Meglio farlo annuale"

La Gazzetta di Modena 28/8/97 pag.18

In vista della fiera ceramica di Bologna parla Oscar Zannoni, ex presidente Assopiastrelle.
"Cosi' ha deciso il referendum degli iscritti. Il '97 e' partito male, il settore e' incerto".


Si avvicina una nuova edizione di Cersaie, la mostra internazionale delle piastrelle e arredo bagno. Fervono i preparativi e si intrecciano previsione e speranze. In vista di questa tappa abbiamo le dichiarazioni dell'ex presidente dell'Assopiastrelle Oscar Zannoni, che da qualche settimana ha ceduto l'incarico ad Angelo Borelli. Zannoni conserva la carica di presidente della Cet, confederazione che raggruppa le associazioni europee di produttori di piastrelle. Con lui ecco uno "spaccato" sull'appuntamento di Bologna e alcune indicazioni sulle prospettive del settore, anche alla luce delle promesse del presidente del consiglio Prodi sul rilancio dell'edilizia. Innanzitutto chiediamo ad Oscar Zannoni come si e' conclusa all'interno di Assopiastrelle la querelle che voleva alcuni imprenditori indirizzati verso una formula del Cersaie a cadenza biennale, anziche' quella annuale. "La conclusione c'e' stata da poche settimane - ha detto il presidente del gruppo Cisa-Cerdisa - con un piccolo referendum interno che ha visto prevalere l'indirizzo verso l'annualita'. Due anni, come tempi di aggiornamento, sono davvero troppi. E non dimentichiamoci che gli altri corrono come e forse piu' di noi stessi. Se lasciamo andare avanti gli altri, ad esempio i tedeschi e gli spagnoli, perdiamo tempo e quote di mercato non indifferenti". "La votazione nel referendum ha anche sancito la centralita' di Cersaie. Bologna poi vuol dire centralita' del prodotto italiano. Anche qualche voce che chiedeva lo spostamento in altra citta' e' da registrarsi solo col beneficio d'inventario". Come vede Zannoni il panorama del settore ceramico oggi e cosa e' cambiato negli ultimi due anni? "C'e' un momento di incertezza a livello europeo - ha continuato Zannoni - nell'economia in generale. Certo si fa presto a riflettersi tutto nel nostro settore. Germania e Francia, solo per citare qualcuno, sono sul nostro stesso livello e immersi nella crisi nera che ha colpito l'edilizia in generale. Salvo, forse, solo l'estremo nord dell'Inghilterra. Ma a fronte di tutto questo si sta lavorando a livello europeo. Gli spagnoli sono cresciuti molto, molto stanno avanzando i turchi (che hanno anche tante materie prime) e l'estremo Oriente che puo' arrivare al nord Europa con facilita". Nell'immediato futuro cosa vede per il settore che interessa il nostro comprensorio ma anche decine di migliaia di lavoratori nel resto della Nazione? "Il 1997 - ha concluso Oscar Zannoni - e' partito molto male ma gia' in primavera ci sono stati flebili segnali di ripresa. Quello che credo sia variato e' l'atteggiamento mentale nell'economia a livello assoluto in Italia, con influenza anche nel nostro settore". "Ma il futuro, al di la' di questo, lo vedo positivamente. Anche perche' dovranno pur arrivare le conferme da parte del governo. Prodi ha promesso di rilanciare l'edilizia e al contrario del settore auto che ha gia' ricevuto i suoi aiuti, da sbocchi per nuovi posti di lavoro. Un'opzione che il governo non puo' tralasciare".



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