Ceramica, rotta sull'Indonesia

Il Resto del Carlino 9/9/97 pag.14

Spedizione a Giakarta per 16 aziende emiliano-romagnole


GIAKARTA - L'industria della ceramica fa rotta verso l'Indonesia. Uno dei piu' promettenti mercati asiatici puo' rappresentare un'interessante valvola di sfogo per compensare la stagnazione delle commesse italiane, ma anche di molti paesi europei. La decisione di esplorare il mercato indonesiano, anticipando l'arrivo in forze degli emergenti cinesi, e' stata presa dal gruppo 'Faenza editrice' (leader nel campo delle pubblicazioni tecniche a supporto del settore) e dall'Istituto per la ricerca e lo sviluppo dell'industria ceramica. Cosi', da domani a venerdi' 34 aziende con una rappresentanza anche da Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna, esporranno macchinari, prodotti nel settore della produzione di piastrelle, sanitari, stoviglieria e laterizi. Alla rassegna partecipano i leader dell'industria impiantistica ceramica, come la Sacmi di
Imola e la Siti di Novara, e altre quindici aziende dei comprensori modenese, reggiano, bolognese e romagnolo. L'Indonesia, composta da 13.667 isole per una superficie di circa due milioni di chilometri quadrati, ha una popolazione di duecento milioni di abitanti con un tasso di crescita del Pil pari al 7,6% all'anno (dati del '96). Il paese asiatico produce 200 milioni di metri quadrati di piastrelle all'anno e ne e' ormai diventato il quarto produttore mondiale. L'intero settore ceramico vale - come import per le aziende europee - piu' di 50 miliardi all'anno: uno degli obiettivi della mostra promossa dalle aziende italiane dell'Emilia-Romagna e dei partner europei e' quello di arrivare entro i prossimi anni a raddoppiare la quota di export, principalmente nel campo delle macchine e dei servizi di supporto.



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