Piastrelle, si volta pagina: si passa al porcellanato

Il Resto del Carlino 23/9/97 pag.mo/6

Una riconversione che si annuncia epocale nel distretto della ceramica e che potrebbe essere sancita dal Cersaie


SASSUOLO - Il porcellanato e' ormai la punta di diamante della ceramica italiana. Al prossimo Cersaie molte aziende presenteranno questo prodotto che si sta imponendo su tutti i mercati per qualita' e resistenza. Se questa, indubbiamente, e' una buona notizia occorre tuttavia pensare a cio' che comporta alle aziende la riconversione della produzione. Ne abbiamo parlato con Francesco Biagini, presidente del gruppo Menestrello. "Le aziende che vogliono investire in questo settore devono affrontare una sostanziale modifica sul piano strutturale e un nuovo assetto della forza lavoro. Sara' necessario individuare ampie aree per gli stoccaggi delle materie prime e per i semilavorati e installare apparecchiature idonee al trattamento delle miscele in alimentazione alle presse. Sul fronte del personale, occorre poi considerare che il punto di maggior tensione nella fabbrica si spostera' dalla smalteria al reparto di alimentazione presse dove sara' sempre piu' necessaria la presenza di operatori qualificati nel campo dell'elettronica. In altre parole serve un cambio di mentalita' e l'acquisizione di nuove professionalita'". Ci sono preoccupazioni per la concorrenza straniera? "Certamente le quote di mercato su cui confrontarsi si ridurranno e sicuramente bisognera' tenere d'occhio le aziende straniere che hanno la loro produzione in paesi ad economia emergente e beneficiano dei bassi costi di lavorazione. La cultura del mercato globale ci impone di ragionare in questa logica anche se credo che la squadra composta dalle aziende italiane dara' agli avversari filo da torcere. Mi sento quindi ottimista sulla possibilita di sfruttare il vantaggio iniziale per assestare qualche altro colpo con la vitalita', la forza e la fantasia che caratterizzano il nostro tessuto produttivo". Che fine fara' la tradizionale produzione di monocottura da pavimento e rivestimento? "Credo che rimarranno due aree di copertura tra loro molto differenti; ovvero quella costituita dalle pavimentazioni a bassissimo costo per la cantieristica di base e quella costituita dai rivestimenti di altissima qualita' che, per colori ed effetti, non sono ancora alla portata del porcellanato. In queste due aree le nostre aziende competeranno con quelle straniere che hanno il migliore rapporto qualita' - prezzo. E' su questo terreno che si gioca il futuro internazionale delle nostre ceramiche".



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