E' il Cersaie della speranza

Il Resto del Carlino 30/9/97 pag.mo/7

Ceramica/ Si apre oggi. Il settore produce per 8mila miliardi.
I grandi problemi: l'eccessiva tassazione limita gli investimenti per il futuro.


BOLOGNA - In un clima di cauto ottimismo si apre oggi a Bologna il salone internazionale della ceramica per edilizia e dell'arredobagno, meglio conosciuto come "Cersaie". Promosso da Assopiastrelle, ed organizzato da "EdiCer." Spa, giunto alla sua quindicesima edizione, rappresenta l'evento mondiale piu' importante di un settore, quello delle piastrelle di ceramica italiane, che lo scorso anno ha prodotto 554,5 milioni di metri quadrati, vendendone quasi 530 (dei quali oltre 363,3 - equivalenti al 68,59% del totale all'estero) ed ha fatturato complessivamente 8.133 miliardi di lire. "Cersaie" si sviluppa su una superficie di 112.000 metri quadrati all'interno del quartiere fieristico bolognese. Sono presenti 1.048 espositori (849 italiani, 199 dall'estero), 502 dei quali operanti nel settore delle piastrelle, 421 del bagno, 55 dell'editoria, 53 delle attrezzature per la posa, 17 delle materie prime, dei semilavorati. Bastano questi numeri per comprendere come "Cersaie" occupi la leadership mondiale fra le fiere di settore. Alle 10, in piazza Costituzione, e' prevista l'inaugurazione ufficiale con la presenza di Giorgio Fossa, Presidente di Confindustria, e dei massimi dirigenti di Assopiastrelle dell'Ente Fiera di Bologna. Alle 11,30, nella Sala Italia del Palazzo dei Congressi, il tradizionale convegno inaugurale con Angelo Borelli, Presidente di Assopiastrelle, che fara' il punto sul settore e porra' anche l'accento sui percorsi evolutivi intrapresi dall'industria italiana alla luce delle profonde trasformazioni relative alla globalizzazione dei mercati e Giorgio Fossa che sicuramente fara' sentire il "pensiero" della Confindustria riferito all'attuale momento, per molti fondamentale, della vita politico-economica italiana.



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