Produzione e consumo mondiale di piastrelle di ceramica

Ceramic World Review 30/9/97 pag.84

Il tradizionale appuntamento di Ceramic World Review, unica fra tutte le riviste specializzate nel settore della ceramica, con i dati relativi a produzione, consumo, importazione ed esportazione di piastrelle di ceramica dei maggiori paesi del mondo, si ripete anche quest'anno in occasione di Ceramitec. Nel 1996, pur a ritmi rallentati rispetto al 1994 e 1995, l'industria delle piastrelle di ceramica ha proseguito la crescita' segnando comunque record sia nella produzione, che ha raggiunto i 3.530 milioni di metri quadrati, sia nel consumo che e' stato di 3.410 milioni di mq. Crediamo interessante accompagnare la lettura dei dati con alcune considerazioni che aiutano ad analizzare i dati stessi e offrono interessanti elementi di riflessione a tutti gli addetti ai lavori. Come abbiamo visto il settore delle piastrelle di ceramica nel 1996 ha avuto un andamento positivo, concretizzatosi in un incremento complessivo della produzione e del consumo a livello mondiale. Diversamente dagli anni immediatamente precedenti non tutte le aree hanno pero' manifestato le stesse tendenze. Per l'Europa si e' avuto un calo della produzione e del consumo, mentre per gli Stati Uniti e proseguita la fase di crescita in atto da alcuni anni. Gli incrementi maggiori di produzione e consumo sono stati messi a segno ancora una volta dai paesi asiatici, dove l'alto tasso di sviluppo economico e demografico crea una base sicura allo sviluppo dell'industria ceramica.
A) La Cina conferma il suo ruolo di primo produttore e consumatore mondiale. Purtroppo quest'anno il Sabmi (Ministero dell'industria dei materiali da costruzione) non ha ancora ufficializzato i dati, ma in linea di massima, secondo informazioni da noi raccolte presso alcuni produttori di piastrelle e produttori di impianti, dovrebbero essere mantenuti i livelli dello scorso anno. La produzione continua peraltro ad essere rivolta per la quasi totalita' al mercato interno e di conseguenza i valori del produzione e del consumo non influenzano i flussi di importazione ed esportazione degli altri paesi. B) Dopo anni di rapidissima crescita l'Italia ha registrato un decremento di produzione (-1,37X) e di vendite (-2,36%) abbastanza contenuto in quantita', ma significativo di un eccesso di capacita' produttiva installata, rispetto alle possibilita' di assorbimento dei mercati esteri. In questi ultimi anni l'Europa e' risultata come sempre il primo acquirente con oltre 265.000.000 di mq, pari al 47,8% della produzione e al 72,9% delle esportazioni. C) La Spagna ha incrementato del 6% la produzione attestandosi a 424.000.000 di metri quadrati, ma mantenendo stabili le vendite complessive, a causa di una diminuzione del consumo interno che ora rappresenta il 48% delle vendite. Viene confermata la tendenza ad essere percentualmente piu' presenti dell'Italia sui mercati d'oltremare che rappresentano il 52% dell'esportazione. In aumento i paesi nei quali l'esportazione spagnola e' superiore a quella italiana. D) La performance piu' significativa e' stata messa a segno dalla Turchia che ha segnato un rilevantissimo incremento percentuale nelle esportazioni (+44%) divenendo, con un totale di 36.000.000 di mq il 3° esportatore mondiale dopo Italia e Spagna.
Occorre notare che queste esportazioni sono effettuate da aziende di grandissime dimensioni, in grado di pianificare con elevata efficienza le strategie di vendita. In Germania le esportazioni turche hanno superato i 9.300.000 mq (l'esportazione della Spagna e' di 12.270.000 mq). E) Il Brasile e' ritornato ai livelli produttivi e di consumo del 1994, recuperando il terreno perso. Da rilevare un leggero calo delle esportazioni su un mercato in espansione come il Nord America e il rafforzamento di flussi di esportazione in paesi dell'Estremo Oriente e in Australia. F) Gli Stati Uniti d'America, sull'onda del favorevole momento dell'economia, hanno raggiunto i 138.000.000 di metri quadrati di consumo (+12,2% rispetto al 1995). Nonostante lo sforzo di ristrutturazione dei produttori locali, l'incremento e' andato per la massima parte a beneficio delle importazioni da Italia, Messico e Spagna. Va segnalato che in Messico la Dal Tile (il primo produttore americano) possiede alcuni impianti e che molte reti distributive americane acquistano la produzione in Messico. G) I paesi dell'Est europeo registrano considerevoli incrementi nel consumo (in primis la Polonia), ma accanto alla ristrutturazione di alcune delle aziende esistenti, che iniziano anche ad affacciarsi sui mercati esteri, non si segnala un particolare dinamismo nella nascita di nuovi produttori. H) La crescita dei paesi emergenti dell'Asia (Tailandia, Indonesia, Malaysia, Filippine, India) prosegue in modo incessante e rappresenta un elemento da osservare con grande attenzione. Sicuramente l'incremento di consumo di questi paesi sara' superiore a quello dei paesi dell'Europa e del continente americano e offrira' il maggior spazio di crescita per l'industria. I) Accanto alla produzione rivolta a soddisfare il consumo interno, tutti i paesi cercano di dare vita ad una corrente di esportazioni. Ad oggi, se si esclude la Turchia, le quantita' esportate non appaiono significative e sono determinate piu' dalla capacita' e dal dinamismo di singole aziende che dalla nascita di un "sistema paese" simile a quello italiano e spagnolo. L) Italia e Spagna coprono assieme oltre il 70,6% delle esportazioni mondiali e rimangono in assoluto i punti di riferimento degli altri paesi produttori. M) Il flusso di import - export e' pari al 22,4% della produzione. Se si escludono le aree economicamente integrate come Unione Europea, Nafu, Asean e Mercosul, il commercio mondiale arriva a rappresentare meno del 10% del consumo. Un valore ridotto rispetto ad altri settori industriali. N) A quanto detto al punto precedente bisogna aggiungere che tutti i paesi dell'Est europeo dovrebbe integrarsi entro breve nell'Unione Europea, dando vita all'area integrata piu' grande del mondo con conseguenti riflessi positivi sulla circolazione di merci (e di piastrelle di ceramica) al proprio interno. Anche in questo caso sara' sempre piu' difficile considerare esportazioni le vendite effettuate. O) Produzione e consumo tendenzialmente aumentano in ogni area del mondo. In aree come l'Europa possono verificarsi anche delle diminuzioni dovute ad un andamento recessivo dell'economia, ma e' importante verificare la conquista di quote di consumo prima coperte da materiali alternativi alla piastrella di ceramica. Q) Quando un paese in via di sviluppo supera un livello di consumo pro capite pari a 0,50 mq/anno si puo' ipotizzare che e' entrato in una fase di crescita che gli consentira' di raggiungere nel medio periodo, il livello di I mq/anno pro capite. R) L'incremento di capacita' produttiva a livello mondiale ha avuto, e avra' ancor piu' in futuro, un effetto di spinta nei confronti dei consumi.



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