Viaggio sulla Pedemontana

Il Resto del Carlino 6/11/97 pag.mo/5

Traffico/ Una "prova" da Veggia-Maranello-Sassuolo


SASSUOLO - Non e' che ci divertiamo particolarmente a darci la classica "zappa sui piedi" in questo sadico gioco masochista che ci porta tutti gli anni, a percorrere la Pedemontana negli orari di punta. Semplicemente vogliamo, con questo sistematico andirivieni sulla principale arteria comprensoriale, dimostrare a chi continua a rimandare il discorso "bretella" o "Modena - Sassuolo", che le cose, in tre anni, non sono assolutamente cambiate. Sono le 12 e 05, da Veggia ci immettiamo in territorio sassolese all'incrocio con Via Radici e, sicuramente, la nuova segnaletica posta all'incrocio non ci sembra aver snellito di molto il traffico. La lunga colonna di auto costrette a fare il fatidico "giro dell'oca" per potersi immettere sulla Radici, crea un ingorgo pazzesco e grandi pericoli di tamponamento dal momento che, le auto che provengono da Fiorano, non sempre rispettano il segnale che li obbliga a dare la precedenza. La coda e' degna della tangenziale milanese. Chi ha fretta e vuole rientrare a casa senza perdere nemmeno un minuto della pausa pranzo, purtroppo, da tempo ha dovuto rassegnarsi, ma ci prova ugualmente inventando, per l'occasione, un'improbabile terza corsia che ha l'unico risultato di rallentare ulteriormente il traffico e di portare alle stelle l'indice rilevatore dell'inquinamento acustico. Un saluto ad amici che non si vedevano da tempo, la verita' e' che queste code sono state inventate proprio per socializzare, e siamo gia' a Fiorano, alle 12 e 20: il tempo passa in fretta quando ci si diverte. La carreggiata, ora, e' buona: l'asfalto nuovo, oltre ad aver eliminato tutte quelle buche che facevano assomigliare il rientro a casa ad una gara di rally, ci da l'impressione di essere Shumacher in una gara di Formula uno, se non che il contachilometri segna 10 e improvvisamente ci si riscopre Irvine al rientro ai box. Una vecchia strada vestita di nuovo: elegante, si, ma sempre piu' vecchia e inadeguata. Le 12 e 30, abbiamo passato Spezzano e siamo entrati a Maranello con tanti dubbi, ma un'unica certezza se tutti i Tir, avanti e dietro a noi, fossero convogliati su un tratto autostradale sicuramente, a quest'ora, saremmo gia' rientrati a Sassuolo con buona pace di chi teme l'impatto ambientale di una futura "Bretella" dimenticandosi dell'aria che, come noi, centinaia di persone stanno respirando da quasi mezz'ora. Il traffico, ora, si e' snellito; arrivare a Pozza e' un attimo; il tragitto e durato circa ventotto minuti, secondo piu' o meno, circa sette minuti in meno dello scorso anno; se va avanti cosi', tra meno di quattro anni, ci metteremo un paio di minuti a percorrerlo. Ora viene la parte piu' tragica: siamo pronti al rientro e a rituffarci in questo fiume di quattro ruote arricchiti di un paio di domande: ma chi ce lo ha fatto fare? Ma cosa aspettano a fare qualcosa?



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