Marazzi pronta per Piazza Affari

La Gazzetta di Modena 11/12/97 pag.23

Mediobanca e Credit starebbero pilotando l'atteso sbarco del gruppo ceramico in Borsa
Un prestito di 130 miliardi. Quotazione gia' a fine '98


Una cordata di banche tira la volata al gruppo ceramiche Marazzi, con probabile obiettivo l'entrata in borsa a Milano entro breve tempo. Ieri il giornale economico Milano Finanza ha pubblicato la notizia del prestito che sta per essere accordato alla Marazzi da un pool di banche. A fare da "global coordinator" al progetto nientemeno che Mediobanca di Enrico Cuccia e il Credit, ma il pool di istituti di credito disposti a sostenere la finanziaria di Filippo Marazzi e' estremamente nutrito: ne fanno parte per esempio la Banca Commerciale, Banca di Roma, Banque Nationale de Paris, Rolo, Deutsche Bank, San Paolo di Torino, Popolare Emilia Romagna, Credito Emiliano, Ambroveneto. Quotazione forse entro fine '98. La cifra in prestito alla Marazzi ammonta a ben 130 miliardi, che i coordinatori del progetto stanno raccogliendo senza particolari difficolta'. Finora anzi hanno registrato una "over subscription", cioe' una disponibilita' al prestito da parte degli istituti coinvolti superiore circa del 15% rispetto a quanto richiesto, quindi la cifra messa a disposizione della Marazzi potrebbe aumentare. Ma quali sono i motivi che hanno portato una delle principali aziende ceramiche del mondo a trattare un cosi' forte finanziamento? Difficile ritenere che il motivo stia solo nel bisogno di fondi freschi (il momento della piastrella negli ultimi due anni non e' stato certo esaltante). Piu' possibile che la Marazzi stia progettando il suo sbarco in borsa, che dovrebbe avvenire sulla Piazza di Milano entro pochi anni. La liquidita' e' effettivamente funzionale al riequilibrio finanziario del gruppo in vista di queste operazioni. Marazzi sta convertendo a medio-lungo termine l'indebitamento a breve. Il finanziamento sara' a sei anni e potrebbe contribuire a un ulteriore lancio internazionale di un'azienda che gia' cosi' non ha bisogno di presentazioni. La C.F. Marazzi Spa e' la holding finanziaria del gruppo (ed e' l'entita' cui verra' erogato il finanziamento). E' di proprieta' di Filippo Marazzi, della mamma Maria Corti, della sorella Rosalba e dei nipoti. Di positivo c'e' sicuramente da sottolineare la fiducia delle banche in un'operazione che coinvolge un'azienda ceramica sassolese. Segno che nonostante il momento di crisi degli ultimi due anni ai piu' importanti istituti di credito europei non e' sfuggita la solidita' e stabilita' mantenuta dalla piastrella. Questa "gara al finanziamento" della Marazzi ne e' una riprova, come qualcosa dimostra anche l'interessamento diretto di colossi come Mediobanca e Credit. La Marazzi divide con Iris Ceramiche la leadership del mercato mondiale della piastrella. Il fatturato di quest'anno si preannuncia di poco superiore ai mille miliardi, per una produzione di 73 milioni di metri quadri. Marazzi e' articolata in Italia, dove ha diversi stabilimenti, e all'estero, con filiali in Francia (acquistate recentemente), Spagna e Stati Uniti. L'entrata in borsa, se confermata, della Marazzi nei prossimi mesi si affianca a quella gia' avvenuta della Ricchetti di Oscar Zannoni.



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