Il primo anno di Ricchetti

La Gazzetta di Modena 12/12/97 pag.23

Bilancio positivo per l'esordio del gruppo ceramico in Borsa a Milano
La societa' vuole acquistare proprie azioni. Arletti: "Titolo in salita e nuova espansione"


A un anno dall'entrata in borsa il titolo delle Ceramiche Ricchetti ha conquistato la fiducia di molti operatori stranieri, meno di quelli italiani, che solo in quest'ultimo periodo sembrano avvicinarsi all'azienda di via Radici in Piano. Nell'assemblea degli azionisti di ieri il presidente Renzo Arletti ha manifestato la sua soddisfazione per il primo anno di quotazione in Borsa, ma ha anche sottolineato come la valutazione attuale del titolo non corrisponda alla situazione dell'azienda e alle prospettive future. Ecco perche' proprio l'assemblea ha autorizzato un'operazione "BuyBack", cioe' l'acquisto da parte della societa' stessa di azioni proprie, fino ad una partecipazione massima di 8 milioni di azioni da effettuarsi nell'arco di 18 mesi. Due gli scopi: realizzare un buon investimento finanziario, mostrando fra l'altro agli azionisti fiducia nel progetto Ricchetti da parte degli stessi titolari, aumentare la liquidita' del titolo sul mercato. "Attualmente - hanno spiegato gli esperti - ci sono operatori importanti a livello internazionale che hanno consistenti partecipazioni nella Ricchetti, mentre manca il mercato spicciolo, quello che conferisce maggiore negoziabilita' al titolo. L'operazione di BuyBack ha anche questo scopo". La Ricchetti dara' mandato a uno dei professionisti piu' quotati del settore perche' operi per portare il valore del titolo ai livelli che gli analisti gli attribuiscono. Apri' un anno fa a 2.270 lire, attualmente ne vale circa 2.200, l'obiettivo e' quota 3.400, come per aziende di analoghe dimensioni ma di diverso settore produttivo. L'analisi del presidente Renzo Arletti ha toccato molti altri punti. "Abbiamo garantito - ha detto - risultati buoni ai nostri azionisti anche in questi due anni di crisi, facendo da apripista per altre aziende". Sono di questi giorni infatti le notizie di probabili ingressi futuri alla borsa di Milano per Marazzi e Mirage. "Una scelta - dice ancora Arletti - che consiglio, perche' porta a una maggiore visibilita' del settore, attribuisce alle aziende un credito internazionale che altrimenti non avrebbero. Nei primi momenti dell'entrata in Borsa il settore piastrelle era cosi' poco noto che veniva accomunato nelle analisi ai calcestruzzi, cementi e tegole, mentre si tratta di moda e arredamenti di interni. Siamo lieti di aver contribuito a far conoscere meglio il settore nel mondo". Arletti conferma il trend positivo per l'azienda: "Anche senza produrre gres porcellanato, ma solo monocottura smaltata, otteniamo buoni risultati. E' certo comunque che entreremo nel mercato del gres a breve, entro il 1998, con qualche importante acquisizione. La nostra situazione finanziaria e le prospettive del settore ci permettono questi programmi". Programmi che soddisferanno anche i circa 5mila azionisti iscritti al libro soci.



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